di Stefania Di Mitrio
La settima arte arriva a Unika. Nella sede dell’Accademia di via Kolbe 3 a Japigia da lunedì 30 settembre parte il corso di Cinema sotto la guida dei docenti Antonio Carella e Pierdomenico Minafra, entrambi formatisi a Unika e oggi affermati registi grazie anche al recente successo di “Nu Ffischia”, cortometraggio che ha vinto il Premio degli studenti all’Aracnea Film Festival, Miglior Cortometraggio Giuria Giovani al Terramia Film Festival, Premio Speciale della Giuria Tecnica e Miglior Corto Sociale al Italian Cinematography Awards. Il corso di Cinema sarà̀ strutturato in sessioni teoriche ed esercitazioni pratiche con la macchina da
presa. Avrà l’obbiettivo di ampliare le opportunità̀ di formazione per gli studenti, mettendoli in contatto con
le diverse professioni presenti nell’industria cinematografica e permettendo loro di avere le conoscenze e le basi per fare scelte informate e consapevoli per il loro futuro lavorativo.
Pierdomenico Minafra a chi si rivolge il Corso di Cinema e soprattutto occorrono requisiti specifici?
Il corso si rivolge principalmente a giovani adolescenti. L’unico requisito è quello di avere la volontà di mettersi in gioco e sperimentare il linguaggio del cinema.
Spesso il cinema è una passione. Come può trasformarsi in professione?
Per trasformare questa passione in un lavoro c’è bisogno di tanto studio, dedizione, coraggio e tanta determinazione. Bisogna considerare sin da subito questa passione un mestiere poiché lo riteniamo un tassello fondamentale del percorso artistico di ognuno.
Antonio Carella, cosa contraddistingue in particolare il Corso di Cinema di Unika?
L’obiettivo del corso di cinema di Unika è quello di far arrivare più preparati possibili i futuri giovani attori sui set. Lavoreremo molto con la camera in modo tale da creare un’unione tra l’attore e la macchina da presa attraverso lezioni pratiche.
Il Corso di Cinema certamente fornisce gli strumenti per fare un film ma può anche contribuire a far emergere sensibilità e capacità critica dei suoi allievi?
Il nostro obiettivo è quello di lavorare con le emozioni dei ragazzi che spesso per ovvie ragioni, lasciano nascoste internamente.
Questa è una domanda che rivolgo a entrambi. Vi siete formati all’Accademia Unika. Cosa ricordate di quegli anni di formazione e quanto ha contribuito quel bagaglio culturale e formativo a fare di voi due, registi oggi pluripremiati?
Quello che ci ha insegnato Unika al di là della tecnica è il rispetto nei confronti di questo mestiere e nei confronti di tutte quelle persone che ci lavorano. Questo è quello che cercheremo di tramandare ai nostri futuri allievi.

