Intervista a Fabrizio Sardelli, docente di musicoterapia, tastiere e canto

Canto moderno, tastiere elettroniche, musicoterapia, ma anche laboratori vocali, teoria e solfeggio. Sono le discipline del maestro Fabrizio Sardelli, insegnante dell’Accademia Unika, per un’offerta formativa nella sezione musica varia e una crescita completa degli aspiranti musicisti.

Maestro Sardelli tra le sue discipline di insegnamento vi è la musicoterapia rivolta a persone “speciali “dove la musica e i suoni riescono a favorire cambiamenti e dare all’individuo nuovi canali di comunicazione. Ci spiega meglio in cosa consistono le sue lezioni?  

La musicoterapia è diventata un’area terapeutica utilizzata per diverse patologie.
Il lavoro che svolgo in accademia ha un processo diverso rispetto alle attività convenzionali che si utilizzano in musicoterapia. I miei allievi “speciali” studiano musica esattamente come tutti gli altri. Infatti invito i genitori a non dire ai loro figli che vengono da me per fare “musicoterapia”, ma per fare musica. Loro infatti imparano a suonare e cantare come tutti gli altri. È il mio approccio con loro, diverso dal tradizionale insegnamento.
Tutte le attività che svolgo hanno quasi sempre una doppia finalità per esempio la lettura delle note sul pentagramma migliora l’attenzione e la concentrazione e ciò avviene anche per tutte le altre attività. Estremamente importante per ottenere dei risultati è creare questo rapporto di fiducia col ragazzo/ bambino con l’aiuto del mezzo “musica” che favorisce la comunicazione molto spesso non verbale.

Lei insegna anche canto moderno e quindi prepara coloro che vogliono intraprendere carriere artistiche ma anche chi semplicemente con il canto vuole ritrovare un’armonia e un equilibrio psicofisico?

Il canto è il modo più semplice e coinvolgente che l’essere umano ha per fare musica
La voce è lo strumento musicale “che portiamo sempre con noi”. Lo studio e la pratica rendono chi vuol cantare sempre più abile e consapevole delle proprie capacità vocali
All’Accademia Unika diamo la possibilità di studiare e crescere sia a coloro che intendono trasformarlo in una professione sia a tutte quelle persone che ne vogliono fare un momento di piacere e benessere. La cosa che cerco di trasmettere a tutti gli allievi di canto è la passione per la musica facendogli capire quanto sia importante uno studio costante ed approfondito per ottenere dei risultati.

Lo studio di tastiere e sinth a chi si rivolge considerando che si tratta di strumenti di grande versatilità che consentono diverse applicazioni dall’esecuzioni live all’home recording?

Quando parliamo di tastiere e di sintetizzatori ci riferiamo a strumenti non acustici e tradizionali ma a macchine elettroniche con una tecnologia in continua evoluzione
Chi suona le “tastiere” in una band dovrà essere in grado di riprodurre tutta una serie di suoni che non siano chitarra basso e batteria (anche se potenzialmente in grado di imitare anche quelli). Quindi il mio percorso nello studio delle tastiere nell’Accademia Unika ha questo duplice aspetto, ovvero unisce lo studio della Tecnica pianistica convenzionale alla conoscenza dei sistemi di sintesi e di programmazione dei suoni sulle tastiere.
I sintetizzatori hanno avuto ultimamente una grande espansione grazie all’ausilio del computer che ne ha creati di virtuali estremamente versatili e in alcuni casi molto complessi.
Questi ci aiutano nella creazione della nostra musica quando appunto utilizziamo il computer.

Ad di là della teoria e del solfeggio, fondamentali per la conoscenza della teoria musicale, in cosa consistono i laboratori vocali e chi può frequentarli?

Il “laboratorio vocale” nasce ad Unika da una mia idea che è quella di unire persone che studiano canto in piccoli gruppi dove con attività diverse si lavora insieme. Tutte comunque mirano a migliorare la loro individualità vocale. Affrontiamo diverse tipologie di performance che vanno dal pezzo vocale a più voci all’esecuzione di brani piano e voce. Utilizziamo anche la registrazione dei brani sia in presa diretta che in multitraccia. C’è anche un momento per la verbalizzazione delle esecuzioni. Tutto ciò nasce dalla mia esperienza di musicista e di musicoterapeuta dove cerco di portare l’allievo alla propria consapevolezza vocale ed all’affinamento della loro tecnica. Per quanto riguarda la teoria musicale ed il solfeggio sono strumenti che secondo me completano un” musicista” in special modo per i cantanti, dove capiscono che ciò che fanno vocalmente è esattamente identico a ciò che fa uno strumentista. Infatti anche i cantanti imparano a leggere e a scrivere la musica. È inutile dire che l’obiettivo finale è fornire loro una preparazione completa per affrontare qualsiasi tipologia di lavoro con la musica.