Intervista a Loredana Savino, docente di canto ed esercitazioni corali

Il canto ha molteplici funzioni, da quella espressiva e comunicativa a quella educativa e terapeutica per finire alla forma di puro intrattenimento. Nella vasta offerta formativa della Sezione Musica dell’Accademia Unika il Canto e le Esercitazioni corali sono tra le principali materie di insegnamento. Ad occuparsene è la docente Loredana Savino, laureata in canto indirizzo lirico operistico presso il conservatorio Niccolò Piccinni di Bari. Ha conseguito inoltre la laurea specialistica in canto Rinascimentale e Barocco.

Loredana Savino, il canto svolge svariate funzioni che vanno ben oltre il semplice atto musicale, toccando aspetti emotivi e culturali. Come costruisce un percorso di formazione individuale?

Non seguo un manuale o un percorso standard, certamente ci sono dei punti da affrontare che considero fondamentali, come la tecnica, il superare le rigidità fisiche, migliorare l’intonazione, ma ognuno avrà le sue peculiarità, caratteristiche e propensioni da approfondire e valorizzare. Per questo motivo mi sento di dover consigliare di evitare lo studio a casa da autodidatti, seguendo tutorial o corsi che si trovano in rete, nei quali non è possibile avere un feedback da parte del docente, è chiaro che quegli strumenti possono diventare preziosi per conoscere i diversi approcci o nuove tecniche ma vanno affrontati e valutati con il docente, che potrà correggere eventuali errori, evitando danni.

Riporto molto spesso la mia esperienza, ho studiato per più di 8 anni canto pop, world music e polifonia con Gabriella Schiavone che mi ha formata tecnicamente e guidata nelle scelte musicali e di repertorio; poi è arrivato il Conservatorio, ha ampliato le mie conoscenze tecniche, la mia musicalità. Tutto questo bagaglio posso trasmetterlo ai miei ragazzi e alle mie ragazze, modulo una lezione considerando chi mi sta di fronte, ascoltandolo, ogni persona ha la sua voce, la sua fisicità, la sua musicalità.

In cosa consiste il corso di Esercitazioni Corali e chi può frequentarli?

Il corso è aperto a tutti e tutte, chiunque può decidere di approfondire il canto polifonico. Nel percorso di studi approfondiamo alcuni aspetti tecnici del canto, soprattutto per chi non ha mai intrapreso un percorso individuale, un aspetto fondamentale che affrontiamo è la poliritmia, con brani poliritmici per speaking chorus o esercizi progressivi che migliorano la lettura. Le scelte di repertorio sono condizionate da diversi fattori: la preparazione del gruppo, il tipo di percorso che la scuola sta affrontando, dei brani di repertorio che ripercorrono la storia della polifonia oppure diversi stili musicali. Lo studio della polifonia oltre ad essere appagante migliora l’intonazione e la tecnica.

Nel processo educativo di un musicista che ruolo ha il canto?

Fondamentale, peccato, però, che il nostro sistema scolastico sia strutturato male, la musica entra ufficialmente nella vita scolastica nella scuola primaria di secondo grado, pochissimi docenti lavorano con la voce, che è lo strumento più economico e più vicino a noi. Manca un reale percorso nella scuola primaria di primo grado, la musica dovrebbe esserci ma non sono previsti docenti di musica. Ogni strumentista dovrebbe approfondire lo studio del canto.

Lei fa parte del quartetto vocale femminile pugliese Faraualla noto per l’esecuzione di repertori di polifonie vocali a cappella. Quando la voce diventa ‘strumento’?

Le Faraualla lavorano con la voce in maniera molto profonda, le nostre voci sono percussioni, violini, canto, natura, la ricerca del suono e lo studio sono fondamentali. Lavoro spesso con la voce come strumento di narrazione, ho realizzato diversi percorsi sonori, istallazioni, performance collaborando con diversi musicisti, artisti visivi.