Intervista a Domenico Iannone

La sezione danza di Unika ha un’ampia offerta formativa: Propedeutico, Pre Accademico, Classico Accademico, Moderno, Contemporaneo, Horton, Punte e Repertorio Classico e altro ancora. Il maestro Domenico Iannone insegna danza classica metodo Vaganova per livelli intermedio e avanzato e Repertorio classico (che rappresenta la storia del balletto che va

dalla metà dell’Ottocento ai primi del Novecento) per il corso avanzato. Il suo lavoro è rivolto al potenziamento e al perfezionamento psico-fisico degli allievi/e per aiutarli a sviluppare una propria consapevolezza artistica.

Iannone si diploma come Tersicoreo con il perfezionamento della Regione Puglia e il Ministero della Pubblica Istruzione. Direttore Artistico e Coreografo della Compagnia “AltraDanza”, direttore artistico della rassegna riconosciuta dal MiC “Esplorare” (ormai giunta alla sesta edizione e che ospita compagnie internazionali, nazionali e giovani talenti), danzatore al Teatro Regio di Torino, all’Opera National de Montpellier, al San Carlo di Napoli e presso HNK Teatro nazionale croato di Zagabria. I suoi allievi si sono diplomati e frequentano prestigiose scuole Nazionali ed Internazionali quali English National Ballet, Teatro alla Scala di Milano, San Carlo di Napoli, Opera di Roma, Alvin Ailey N.Y. 

Domenico Iannone esiste un’età ideale per iniziare a studiare danza classica, o è possibile praticarla a qualsiasi età?

La danza classica si inizia a praticare con i primi corsi propedeutici a partire da 5 -6 anni. Poi si frequenta un percorso accademico che si sviluppa negli anni fino ad arrivare al diploma intorno ai 16-17 anni. Negli ultimi tempi però molti si stanno approcciando ai primi rudimenti di danza classica per principianti anche fuori età, come tanti invece, che la praticavano in passato, stanno ritornando a frequentare i corsi. Il suo impatto culturale insomma continua ad avere ancora oggi una grande rilevanza.

Oggi le discipline che accentuano la fisicità sono tante e tra le più richieste. Come si colloca e come viene considerata la danza classica ai tempi nostri?

Dobbiamo distinguere due categorie di allievi che si approcciano alla disciplina della danza: chi si avvicina e lo fa in maniera amatoriale, e chi invece per professione. Per entrambi si lavora sul corpo, sull’estetica e sull’interpretazione del movimento. La danza dopotutto è arte e rigore ma non è ginnastica. Non è mai morta e anzi forse oggi assistiamo ad una sua ulteriore ascesa nel riscoprire la bellezza del movimento e del proprio corpo.

Domenico Iannone, lei insegna danza classica e repertorio quindi le tecniche fondamentali della danza classica. Quali sono i benefici che apporta al corpo e alla mente?

Al di là dello sviluppo della flessibilità, della forza e della resistenza, per conseguire i migliori risultati possibili, l’impegno del docente deve essere rivolto ai singoli allievi/e considerando le diverse potenzialità con uno sguardo particolare alle doti tecniche, artistiche e anche umane.

Studiare e appronfondire il repertorio del balletto classico ha come fondamento migliorare lo stile interpretativo?

Il repertorio classico ha una drammaturgia potente e per questo l’interprete con il movimento e l’espressività facciale deve distinguersi per precisione, eleganza e un forte senso della forma. Insomma i ballerini devono essere capaci di esprimere anche sentimenti con i loro movimenti. Non dimentichiamo però che la carriera dei danzatori si esaurisce tra i 45 e i 50 anni, pertanto più si va avanti con l’età più diminuisce la prestanza fisica ma aumenta la capacità interpretativa. Certo molti ce l’hanno innata mentre altri ci devono lavorare.